Una pianificazione del territorio efficace necessita di strumenti efficaci

È necessario porre un freno alla continua erosione di terreno non edificato, causata dallo sviluppo insediativo disordinato. È solo grazie a strumenti adatti che la pianificazione del territorio potrà adempiere al mandato conferitole dalla legge, relativo ad una politica di utilizzazione sostenibile del territorio. Al momento i seguenti temi sono parte della discussione politica.

Limitazione delle zone edificabili. Il principio di separazione tra zone edificabili e zone non edificabili è un obbligo della pianificazione del territorio, sancito dal 1980 dalla Legge sulla pianificazione del territorio. Negli ultimi trent’anni però le zone edificabili in Svizzera hanno continuato ad estendersi. È quindi necessaria una nuova base legale che permetta di ridurre le zone edificabili sovradimensionate e consentire nuovi azzonamenti solo a condizioni molto limitate.

Gestione territoriale. La Svizzera dispone di sufficienti zone edificabili, ma malgrado ciò molti Comuni ne vorrebbero di nuove. Molte superfici edificabili non ancora edificate si trovano in luoghi dove non c’è richiesta o dove non esistono trasporti pubblici performanti. Altre parcelle ben urbanizzate, invece, non sono disponibili perché vengono tesaurizzate dai proprietari. È in questi casi che bisogna introdurre degli strumenti di gestione territoriale: con l’obbligo a costruire per combattere la tesaurizzazione di terreno edificabile, con una maggiore densità di sfruttamento per meglio sfruttare le zone edificabili, con il trasferimento di zone edificabili invece di sfruttare nuovo terreno (dezonamenti in zone agricole in compenso di azzonamenti in zone edificabili).

Prelevamento del plusvalore. Con la pianificazione (creazione e spostamento delle zone edificabili) e con la costruzione di infrastrutture (ferrovia, strade, condutture, ecc.) l’amministrazione pubblica crea un plusvalore per singoli proprietari di terreni, senza ricevere da loro niente in cambio. È quindi necessario prelevare almeno una parte di questo plusvalore. Grazie a queste entrate le amministrazioni pubbliche hanno la possibilità di risarcire per i dezonamenti, ampliare e conservare le infrastrutture e creare o rivalutare degli spazi liberi a disposizione della collettività.